Audiovisivo: emozione ed innovazione, aumenta il consumo di contenuti in Europa

Audiovisivo: emozione ed innovazione, aumenta il consumo di contenuti in Europa

Notizie positive sono giunte dal CineEurope di Barcellona di fine giugno. Secondo i dati del Rapporto UNIC, l’associazione che rappresenta gli esercenti europei, il numero di spettatori cinematografici è cresciuto in Europa nel 2015 del 6%, per un totale di 1.26 miliardi di ingressi al cinema e un box office di 8.8 miliardi di € (+12.5%).

Il numero di schermi rimane stabile nel continente, per un totale di 38.600 sale e un prezzo medio del biglietto di ingresso di € 6.60. L’Europa, dopo gli Stati Uniti (poco più di 40.000 schermi) è ancora il secondo continente al mondo per numero di sale, in attesa però dell’annunciato sorpasso su entrambi da parte della Cina tra la fine di quest’anno e il 2017.

Centauro Europa di Stefano Mannoni

E’ proprio la crescita del paese del grande dragone a testimoniare come ci sia un’enorme “fame” di contenuti grazie ad una sala sempre più centrale con la costruzione, in media, di 21 nuovi schermi al giorno.

Per quanto riguarda la Cina, si tratta ovviamente di un fenomeno condizionato, oltre che dalla straordinaria crescita economica, anche da una più ampia apertura al prodotto straniero (seppure, comunque, all’interno di un sistema di quote) che permette al mercato mondiale di essere finalmente e realmente globale con titoli il cui successo dipende ora più dalla dimensione “international” che “domestic” (sul solo suolo americano). Esemplare è il recente successo di “Warcraft”, il film prodotto da Universal Pictures e Legendary Pictures (rilevata a gennaio dai cinesi del Wanda Group) che ha incassato in Cina più di 150 milioni di $ (miglior weekend di esordio di sempre) a dispetto dei “soli” 24 milioni incassati negli stessi giorni negli Stati Uniti.

Tra i fattori di crescita vi è anche l’aumento considerevole (di cui in buona parte proprio in Cina) dei “Premium Large Format Screen”, gli schermi (e le sale) dalle dotazioni tecnologiche più avanzate. Tra gli standard, IMAX nel 2015 ha registrato un nuovo anno record in una stagione in cui l’industria ha fornito contenuti creativi come “Avengers: Age of Ultron”, “Inside Out”, “Jurassic World”, “Furious 7” e “Star Wars – Il risveglio della forza”.

Oltre alla creatività, l’innovazione è quindi da considerarsi l’altro fondamentale “driver” di svilluppo dell’industria audiovisiva.

Dopo il passaggio al digitale spinto grazie anche al 3D, gli esercizi cinematografici di tutto il mondo stanno sempre più investendo nelle migliori dotazioni tecnologiche, dagli ultimi proiettori al laser ai migliori standard nella sonorizzazione sino agli effetti speciali “in sala” del 4DX. La qualità raggiunta e la possibilità di rendere ogni proiezione in sala “un evento” hanno determinato un’evoluzione dello spettatore/consumatore, ora sempre più alla ricerca della migliore esperienza possibile.

Rimanendo nella filiera dell’audiovisivo, la dimensione “esperienziale” è sempre più centrale anche per quanto riguarda l’Home Entertainment.

Di questo se ne è parlato recentemente a Milano anche nel corso del “Press Play. Trade Meeting”, organizzato da AESVI, FIMI e UNIVIDEO. Secondo lo studio GFK presentato per l’occasione, l’esperienza è ciò che permetterà ad esempio al negozio “fisico” di rimanere centrale anche nell’era dell’e-commerce. Sfruttando le innovazioni tecnologiche, dovrà però saper “emozionare” sempre di più il cliente approfittando del momento positivo attuale del mercato dell’Home Entertainment, finalmente in crescita in Italia dopo diversi anni di declino.

Secondo l’ultimo Rapporto UNIVIDEO, i negozi specializzati nella tecnologia di consumo costituiscono infatti ancora il canale principale di vendita dei supporti fisici e il loro ruolo sarà fondamentale soprattutto in questi mesi nei quali bisognerà “mostrare” al consumatore l’evoluzione del Blu-ray nel 4K Ultra HD, passaggio che permetterà anche all’intrattenimento su supporto fisico l’ulteriore passo in avanti.

In uno scenario competitivo nel quale si prevede che per l’anno 2020 più di 50 milioni di europei saranno abbonati a servizi di video-on-demand, si apre perciò una nuova era in cui in cui la capacità di innovare ed emozionare dovrebbero permettere ad ogni anello della filiera di coesistere e rafforzarsi.

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