2016
Ecommerce per il food: la situazione in Italia
Se un tempo si pensava che il mondo dell’Ecommerce fosse riservato ad una ristretta nicchia di settori merceologici o di aziende medio-grandi in grado di investire ingenti somme di denaro sul commercio online, vediamo che oggi non è più così.
Il Black Friday, il cyber Monday e altre giornate dedicate allo shopping online hanno preso piede anche in Italia segnando la storia di alcune aziende che in tali giorni hanno fatturato cifre da capogiro o si sono imposte sul web.
Cosmetici, auto, vestiti, arredi per la casa, farmaci e alimentari: ormai non c’è settore che non abbia superato l’esame di ammissione al mondo del web. Si tratta di veri e propri cambiamenti epocali che hanno modificato le abitudini di acquisto delle persone ma soprattutto hanno apportato una trasformazione sostanziale anche ad uno dei settori più importanti per il nostro bel Paese, quello agroalimentare.
Imprenditori, investitori e startupper sono sempre più impegnati a dare nuova vita al settore del Food, cimentandosi nella necessità di trovare modalità più tech con cui vendere i prodotti delle nostre terre, non solo in Italia ma anche all’estero. Un’opportunità troppo grande a cui il nostro paese non può rinunciare.
L’attenzione per i cibi a km 0, la lotta agli sprechi, alla produzione sostenibile ma soprattutto alla ricerca di materie prime e prodotti alimentari biologici, testimonianza di una cultura alimentare che gli altri paesi ci invidiano, si è trasformata in un vero e proprio business attrattivo.
I casi esemplari sono sicuramente quello di Eataly.net il cui obiettivo aziendale è quello di dimostrare che l’alta qualità dell’enogastronomia italiana è ormai alla portata di tutti. Così con l’avvio dei servizi di e-commerce non solo ha aumentato l’interesse dei consumatori verso il brand, ma ha raddoppiato il suo fatturato.
O ancora Amazon Fresh Food, recentemente sbarcato in Italia con l’app Amazon Prime Now. Il colosso delle consegne a domicilio, aveva già da tempo valutato la necessità di investire sul mercato alimentare, cercando di soddisfare le richieste dei consumatori più esigenti. Un servizio che non solo ha reso possibile la consegna a casa di frutta e verdura, ma soprattutto di un’altra vasta gamma di prodotti che siamo soliti acquistare solo nei supermercati: surgelati, prodotti freschi, pasta, caffè, birra e vino.
La logica alla base resta sempre la stessa, ovvero: comodità per l’acquisto, consegna puntuale della spesa, ampia scelta tra i prodotti e prezzi nettamente più bassi rispetto al negozio fisico.
Tuttavia se Amazon si è subito dimostrato pronto all’assortimento e alla consegna di prodotti confezionati e surgelati, lo stesso non può dirsi per quanta riguarda i prodotti alimentari freschi.
A tal proposito si stanno moltiplicando i marketplace che consegnano in tutta Italia prodotti freschi ed eccellenze del Made in Italy come vini e oli biologici. All’interno di questi portali, come quello di Made in Masseria, sono raccolte le migliori produzioni dell’enogastronomia italiana che vengono consegnate in giornata direttamente sulle tavole degli italiani. Un’idea brillante che permette di valorizzare il nostro territorio e promuovere l’alta qualità delle produzioni di piccoli imprenditori locali, che diversamente farebbe fatica ad affermarsi in un mercato inflazionato come quello del food. Ma anche una grossa possibilità per far conoscere i nostri prodotti non solo agli italiani ma all’intero pubblico estero, e che senza dubbio può valorizzare ed accrescere l’economia del nostro territorio.
Su cosa puntare per un e-commerce di alimentari di successo?
1. Sviluppa una piattaforma Ecommerce mobile oriented. L’incidenza delle vendite sui dispositivi mobili (smarphone e tablet) è in costante crescita ed è propria qui che si gioca la partita della digitalizzazione e dell’export dei prodotti tipici locali.
2. Una strategia mirata sui canali Social. Soprattutto nel food la capacità persuasiva di una bella immagine o di un video è vitale per il successo dell’azienda. Instagram e Pinterest sono sicuramente i due social che maggiormente si prestano a questo tipo di attività, senza sottovalutare il potere di Youtube che potrebbe diventare il canale privilegiato per fare storytelling delle aziende agricole e dei produttori locali.
3. Un sito web ottimizzato con contenuti mirati a valorizzare il racconto dei prodotti e l’immagine del brand, in grado di coinvolgere gli utenti e rendere unica la loro esperienza di navigazione, attraverso un processo di acquisto semplice e intuitivo.
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