Significativa crescita dell’E-commerce in Italia

Significativa crescita dell’E-commerce in Italia

Un vero boom. Sono infatti cresciute del 66% nel 2015 le vendite via Smartphone da siti web con operatività in Italia, sfiorando quota 1,7 miliardi di euro, pari all'11% di tutto l'eCommerce B2c tricolore.

"L'eCommerce B2c in Italia, ha aggiunto poiRiccardo Mangiaracina, Direttore dell'Osservatorio, resta ancora sbilanciato sui servizi, che valgono il 60% dei 16,6 miliardi totali, ma l'acquisto online di prodotti cresce a un tasso più alto (+21%) rispetto all'acquisto di servizi (+12%), e così il paniereitaliano si sta conformando a quello dei principali mercati occidentali". Il segmento che genera il 90% degli acquisti, tuttavia, è di dimensioni più contenute ed è composto dagli 11 milioni di acquirenti abituali. Il 46% di questo valore è imputabile al solito turismo, grazie prevalentemente agli operatori del trasporto e ai portali di hotel, e per il 35%all'abbigliamento grazie ai retailer con spiccata vocazione internazionale e ai produttori.Nell'informatica e nell'elettronica (+21%), l'apporto arriverebbe dagli acquisti di tv, telefonia,tablet e pc, ma anche di elettrodomestici bianchi. Nell'abbigliamento determinanti gli acquisti ' high fashion'. Nell'editoria, la crescita è trainata dai libri, anche da quelli scolastici. Nell'esperienza d'acquisto del consumatore, i dispositivi Mobile giocano un ruolo sempre più rilevante: gli acquisti online tramite Smartphone aumentano del 64%, superano il valore di 1,7 miliardi di euro valgono il 10% dell'eCommerce nel 2015, il 21% se aggiungiamo quelli viaTablet.

Il food&grocery è pari al 2% del mercato e tocca i 377 milioni di euro, l'arredamento e home living formano un altro 2% e il beauty l'1%, con 190 milioni di euro. E' quanto emerge dai dati presentati dall'Osservatorio eCommerce B2c promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm al convegno intitolato "Social? La strada per trasformare il commercio elettronico in una reale consuetudine di acquisto è tracciata dai principali player: occorre migliorare le prestazioni dei cosiddetti basics, ossia gamma, prezzo e servizio", spiega Alessandro Perego, direttore scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. Seguono le Assicurazioni, con 1.235 milioni di euro, il 7,5%, e gli altri servizi (Ticketing per eventi, Ricariche telefoniche, ecc.), con 893 milioni di euro, il 5,5%. Tra i comparti di prodotto spiccano invece l'Informatica ed elettronica, che, con 2.212 milioni, vale il 13% del mercato e l'Abbigliamento che, con 1.512 milioni di euro, pesa per il 9%. Le altre categorie di prodotto e il c2c (consumer to consumer) pesano per il 9%. In terzo luogo i ricercatori si aspettano un incremento dell'offerta dedicata al canale Mobile, oggi ancora sottodimensionata (solo due terzi dei primi 200 merchant oggi hanno un Mobile site o una Mobile App), sia per il "Mobilegeddon", ossia il cambiamento dell'algoritmo di ricerca di Google che favorisce i siti "responsive", cioè pensati per facilitare la fruizione da Mobile, sia per il naturale ciclo di rinnovamento dei siti web da parte dei merchant. Ad esempio per una PMI italiana che vuole vendere in USA è ragionevolmente semplice utilizzare eBay o il marketplace di Amazon piuttosto che attivarsi con un'iniziativa sviluppata in casa.

http://stadio24.com/2015/51658/significativa-crescita-dell-e-commerce-in-italia/

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