STARTUP-Velasca: € 720mila per l’ecommerce delle scarpe made in Italy a prezzi accessibili

STARTUP-Velasca: € 720mila per l’ecommerce delle scarpe made in Italy a prezzi accessibili

P101, fondo di venture capital specializzato in società digital e technology driven, ha investito 370mila euro in Velasca, l’e-commerce di scarpe di alta qualità Made in Italy a prezzi accessibili, guidando un round di 720mila euro complessivi sottoscritto insieme ad un investitore privato e ad alcuni soci cofondatori. I fondi raccolti contribuiranno allo sviluppo in ambito operations, marketing e risorse umane oltre che all’apertura di negozi fisici sulle principali piazze italiane ed estere.

Fondata nel 2013 da Enrico Casati e Jacopo Sebastio, Velasca nasce per rispondere all’esigenza del consumatore amante del lusso di poter calzare un pezzo unico della tradizione artigianale italiana ad un prezzo accessibile e ovunque nel mondo attraverso i canali digitali e si inserisce in un settore, quello dell’online fashion, che solo in Italia vale oltre 1,8 miliardi di euro ed ha un tasso di crescita medio annuo pari al 30%.

Il round di investimento appena siglato segue quelli di settembre 2014 e marzo 2015 da parte di investitori istituzionali italiani come Boox, Club Italia Investimenti 2 e Club Digitale, che complessivamente detengono, ad oggi, circa il 25% del capitale.

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Come è nata Velasca – “Perché non proviamo a vendere prodotti di eccellenza artigianale Made in Italy attraverso il web, eliminando così i costi dell’intermediazione e potendo offrire prezzi competitivi?”. Da quest’idea di partenza nasce il brand Velasca. Era il 2012 e i due futuri co-fondatori Enrico Casati e Jacopo Sebastio si erano dati appuntamento dall’altra parte del mondo, in Asia. Già un anno prima, Enrico lavorava a Singapore per HSBC, dove sentiva il desiderio di avviare un’azienda dal basso, proprio come aveva fatto suo padre imprenditore. Peraltro un suo lontano bisnonno era un rinomato artigiano della calzatura italiana. Vista l’impossibilità di trovare delle scarpe Made in Italy in Asia senza spendere cifre folli, Enrico decide di di farsene portare un paio di fattura e design italiano dal suo amico Jacopo, allora in Deloitte, direttamente da una boutique milanese famosa per la cura dei dettagli e la lavorazione a mano di ogni pezzo presente in negozio. Con le scarpe richieste nello zaino, i due amici si trovano su una spiaggia indonesiana per la loro vacanza programmata. “Come me, altre persone si sono trovate nella stessa situazione. Esisteva un gap nel mercato internazionale ed è dove abbiamo pensato di posizionare la nostra idea”, racconta Enrico. Il sogno ha così inizio.

Cosa fa Velasca – Il business model Velasca si fonda proprio sull’unione sinergica tra tradizione e innovazione: per realizzare un prodotto di qualità Velasca si affida a artigiani marchigiani che accompagnano la startup nello sviluppo e produzione di calzature dai modelli classici rivisitate per avere un appeal più contemporaneo. Per gestire la comunicazione ed il rapporto con il consumatore, e garantire qualità e rapidità della consegna al cliente finale, Velasca sfrutta il potenziale del canale digitale.

I risultati – Velasca ha chiuso il proprio esercizio al 31 marzo 2016 con un fatturato di un milione di euro con un tasso di crescita a tre cifre rispetto al 2015. Le previsioni per i prossimi anni seguono lo stesso ritmo. Il volume di vendite di Velasca ha un tasso di crescita a tre cifre: nell’ultimo anno le vendite mensili sono passate da 80mila euro (giugno 2015) a 170mila euro (giugno 2016) con circa 8mila clienti. I fattori critici di successo e gli elementi di differenziazione rispetto agli altri marchi ad oggi presenti sul mercato sono rappresentati, oltre che dal prezzo, dalla qualità e dalla rapidità della consegna. Ad oggi, oltre che in Italia, dove vengono effettuati circa il 50% delle vendite online, Velasca consegna le proprie calzature in Francia, Gran Bretagna, Germania, Paesi scandinavi e Nord America, anche attraverso l’apertura di stores fisici.

Fonte: EconomyUp

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